Ti è mai capitato di sentirti come se la vita scorresse, ma tu non stessi davvero scegliendo la tua direzione? Come se fossi a bordo di un autobus che non hai scelto, in una città che non conosci, guardando fuori dal finestrino con un vago senso di disorientamento?
È un’immagine familiare per molti: ci alziamo la mattina, affrontiamo le giornate, ma dentro c’è come una voce che ci chiede: “Dove sto andando davvero?”
Come se salendo su quell’autobus l’autista ti guardasse dallo specchietto retrovisore e ti chiedesse: “Dove vuoi andare?” Ma tu non lo sai. Sai solo che non vuoi restare fermo, che vuoi cambiare qualcosa. E allora ti muovi… senza una meta.
Ma ecco il punto: senza obiettivi chiari, rischiamo di girare in tondo, seguendo gli altri, rincorrendo sogni che non sono nostri, e dimenticando chi siamo davvero.
Perché avere obiettivi è così importante?
Definire un obiettivo è molto più che scrivere un desiderio su un foglio. Significa dare un senso al nostro agire quotidiano. È come piantare una bandierina su una mappa: lì voglio arrivare.
Gli obiettivi ci danno motivazione, ci permettono di fare scelte coerenti, di dire “sì” o “no” con consapevolezza. Senza di essi, viviamo in modalità reattiva, lasciando che la corrente ci trascini. Ma con obiettivi chiari, iniziamo a nuotare nella direzione che abbiamo scelto.
Psicoterapia e obiettivi: perché può fare la differenza?
Spesso pensiamo che basti “decidere” un obiettivo per iniziare. Ma la verità è che molti blocchi sono invisibili, profondi, inconsci. E qui entra in gioco il valore di un percorso psicoterapeutico.
La psicoterapia ti offre uno spazio protetto in cui puoi:
- Esplorare i tuoi veri desideri, senza giudizio.
- Comprendere se un obiettivo è tuo o ti è stato “imposto” (dalla famiglia, dalla società, dalla paura).
- Individuare paure, credenze limitanti o esperienze del passato che ti impediscono di agire.
- Trovare risorse interne che non sapevi di avere.
- Coltivare un senso di autocompassione, utile quando il cammino si fa difficile.
Come dice la psicologa e scrittrice Brené Brown:
“La chiarezza è gentilezza.”
La terapia ti aiuta proprio in questo: a diventare gentile con te stesso, mentre cerchi chiarezza.
Dalla Vaghezza alla Chiarezza: cosa vuoi davvero?
Pensare “Voglio cambiare vita” non è un obiettivo. È un sintomo. Un punto di partenza. Ma dove vuoi andare, esattamente?
Nel suo libro “Atomic Habits”, James Clear scrive:
“Non alzi il livello della tua vita. Cadi al livello dei tuoi sistemi.”
E cosa c’è alla base dei sistemi, se non una direzione? Se vuoi vivere con più intenzionalità, devi prima chiederti: cosa conta davvero per me? Chi voglio diventare?
E se non sai rispondere subito, non c’è nulla di sbagliato: anche questa è una fase fondamentale. Spesso, è proprio in psicoterapia che queste domande iniziano a trovare risposte.
Il modello SMART: trasformare i sogni in azione
Uno dei metodi più usati per definire obiettivi concreti è il modello SMART. Si tratta di un acronimo, sviluppato anche grazie agli studi di Edwin Locke e Gary Latham, che indica cinque caratteristiche essenziali:
- Specifico (Specific)
Non “voglio sentirmi meglio”, ma “voglio praticare meditazione 3 volte a settimana per gestire l’ansia”. - Misurabile (Measurable)
Se non puoi misurarlo, non puoi monitorare i tuoi progressi. “Voglio leggere di più” diventa “voglio leggere 1 libro al mese”. - Raggiungibile (Achievable)
Deve essere realistico. Non “voglio diventare astronauta a 45 anni”, ma “voglio cambiare lavoro in un campo che mi appassiona”. - Rilevante (Relevant)
L’obiettivo deve parlarti. Chiediti: “Perché questo conta per me?” - Temporizzato (Time-bound)
Dare una scadenza aiuta a non rimandare all’infinito.
E quando non riesci a definire questi aspetti da solo? La psicoterapia può aiutarti a capire cosa vuoi, cosa ti blocca e come puoi iniziare.
SUPER: il livello extra di consapevolezza
Un altro modello interessante è SUPER, che aggiunge un tocco umano e profondo alla definizione degli obiettivi:
- Sostenibile: l’obiettivo è compatibile con la tua vita o ti consumerà?
- Unico: è davvero tuo, o stai cercando di compiacere qualcun altro?
- Positivo: è formulato in positivo? (“Voglio costruire” invece di “Non voglio più”)
- Etico: è in linea con i tuoi valori?
- Raccontato: l’hai condiviso con qualcuno che può supportarti?
Questo modello ci ricorda che un obiettivo non è solo una meta, ma una dichiarazione di identità.
La psicoterapia come spazio per “fermarti” e ascoltarti
Viviamo in una società che ci spinge a correre, a produrre, a essere sempre performanti. Ma quando trovi il tempo per ascoltare davvero te stesso?
La terapia può diventare quel momento settimanale in cui smetti di correre e inizi a chiederti: “Come sto?” “Dove voglio andare?”
Molte persone iniziano un percorso terapeutico per “stare meglio”, e finiscono col scoprire che il vero benessere arriva quando viviamo una vita allineata ai nostri valori.
E questo, spesso, significa rivedere obiettivi, crearne di nuovi, lasciar andare quelli che non ci appartengono più.
Esempi ispiratori: quando la chiarezza cambia tutto
C., 39 anni, impiegata amministrativa, ha sempre sognato di aprire una libreria indipendente. Ma ha passato anni a ripetersi che “non era il momento”. Solo grazie alla psicoterapia ha capito che dietro alla paura del cambiamento si nascondeva la voce di suo padre, che da bambina le diceva: “Meglio un lavoro sicuro che rincorrere sogni inutili.” Oggi sta lavorando a un progetto di micro-imprenditoria, con una passione e un’energia nuova.
L., 28 anni, illustratore freelance, era bloccato da una sensazione costante di inadeguatezza. In terapia ha scoperto che si era imposto obiettivi basati sul confronto con gli altri. Oggi, lavora su obiettivi autentici: non più “diventare come X” ma “esprimere la mia voce artistica”.
F., 54 anni, ha deciso di riprendere in mano la sua formazione universitaria. Aveva lasciato giurisprudenza 30 anni prima. Ora, a piccoli passi, si sta avvicinando al traguardo della laurea. Il suo obiettivo non è più “fare carriera”, ma dare valore a ciò che aveva iniziato e onorare una parte di sé.
Il primo passo: piccolo ma potente
Hai definito il tuo obiettivo? Bene. Ora chiediti: qual è una piccola azione che posso fare oggi stesso?
Spesso ci blocchiamo perché pensiamo in grande. Ma i grandi cambiamenti iniziano con piccoli passi. Scrivere un’email. Cercare informazioni. Parlare con una persona fidata. Prenotare la prima seduta di terapia.
Come diceva Lao Tzu:
“Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.”
Il viaggio conta tanto quanto la meta
Nella corsa agli obiettivi, ricordiamoci questo: non siamo solo quello che otteniamo, ma quello che diventiamo nel processo. E se lungo il percorso gli obiettivi cambiano, va bene così. Anzi, è naturale.
Spesso, la vera conquista non è ottenere qualcosa, ma conoscersi più a fondo, imparare a stare con sé stessi, a scegliere con coraggio.
E in questo senso, la psicoterapia può essere un alleato straordinario: ti accompagna, ti sostiene, ti specchia. Ti aiuta a fare spazio, dentro e fuori, per la vita che vuoi costruire.
In conclusione: non è mai troppo tardi per iniziare
Non importa dove ti trovi ora. Non importa quanti anni hai, quanti “fallimenti” hai accumulato, quante volte ti sei detto “ormai è tardi”.
La verità è che ogni giorno è una nuova possibilità per riprendere in mano il volante.
Se senti il desiderio di cambiare, se senti che c’è qualcosa di più autentico che aspetta di emergere, allora ascoltati.
Sali su quell’autobus, ma prima di tutto, prenditi un attimo per rispondere con sincerità a quella domanda fondamentale:
“Dove voglio andare?”
E se non sai da dove iniziare… considera l’idea di un percorso terapeutico. Potrebbe essere la svolta che aspettavi da tempo.
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